giovedì 1 ottobre 2009

Vivere in forma con aloe vera



Come prevenire i più comuni disturbi digestivi
Il nostro organismo, prima vittima dello stress
Le nostre giornate sono pesanti e fitte di impegni? Ci sentiamo affaticati e sottoposti a pressioni? Niente paura, siamo solo un pò stressati.
Schiavi dei ritmi frenetici che lavoro, casa e famiglia ci impongono, viviamo di corsa, obbligati ad essere sempre attivi, a dedicarci a più cose diverse contemporaneamente e nel più breve tempo possibile.
È logico che il nostro organismo, prima o poi, si ribelli, trasmettendoci un senso di malessere diffuso che può avere conseguenze negative anche sul nostro stato mentale e emotivo, sulle funzioni cognitive e sulla memoria, fino a somatizzarsi nella pelle, nell'apparato cardio-circolatorio, nel sistema immunitario e soprattutto nel sistema digerente.
Buona digestione e benessere psico-fisico, due facce della stessa medaglia
Una alterata funzionalità del sistema digerente si ripercuote sul nostro benessere fisico e, di riflesso, sul nostro umore. La digestione d'altra parte ha bisogno di tempo, energia, e di un "ambiente" psicologico favorevole:
se siamo stanchi, fisicamente o mentalmente, ne risente subito, lanciando al nostro corpo messaggi inequivocabili. Impariamo a riconoscerli e a prevenirli.
L'apparato digerente, struttura e funzioni
Capire le funzioni del sistema digerente e le situazioni che ne determinano una cattiva funzionalità ci potrà aiutare ad acquisire dei corretti comportamenti di prevenzione.
Struttura
L.:apparato digerente, detto anche gastro-intestinale, è un lungo "tubo" diviso nelle seguenti parti: la cavità boccale, l'esofago, lo stomaco, l'intestino tenue (suddiviso in duodeno, digiuno e i1eo), il colon (o intestino crasso, diviso in ascendente, traverso e discendente) ed il retto. Oltre al tubo digerente propriamente detto, l'apparato digerente comprende delle ghiandole che secernono degli enzimi indispensabili alla digestione degli alimenti: sono le ghiandole salivari, il fegato e il pancreas e le piccole cellule ghiandolari nelle pareti dello stomaco che producono i succhi gastrici.
La struttura del canale digerente è tale da consentire:
- il passaggio del cibo nell'esofago.
- il deposito di materiale alimentare nello stomaco e nel colon discendente.
- la digestione del cibo sempre nello stomaco e in parte nell'intestino tenue.
- l'assorbimento dei nutrienti in tutte le porzioni del I 'intestino tenue e nella prima porzione del colon.
Funzioni
Compito del tubo digerente è assimilare gli alimenti e le bevande affinché possano essere utilizzati dall'organismo, prowedendo al rifornimento di nutrienti, acqua, sali minerali e vitamine. L.:assunzione degli alimenti si può sintetizzare in due passaggi: la digestione e l'assorbimento. La digestione è la fase in cui il cibo (composto da un insieme di molecole grosse) viene sminuzzato in molecole piccole idonee ad essere assorbite dalla parete intestinale. L'assorbimento è il passaggio successivo in cui le sostanze nutritive digerite dall'intestino vengono riversate nel torrente circolatorio per essere distribuite a tutti gli organi.
Altro compito dell'apparato digerente è costituire una barriera fisica e immunitaria al passaggio di tossi ne, microrganismi, cibi non digeriti e proteine allergizzanti.
Influenza dello stress sull' efficienza digestiva
Ricordiamoci sempre che il nostro stato emotivo e psicologico esercitano una forte influenza sulla digestione. Le funzioni digestive sono infatti regolate dal sistema neurodegenerativo, che è estremamente sensibile alle stimolazioni psichiche, e spesso può verificarsi che un periodo di stress, forti emozioni o un'attività lavorativa intensa influiscano in maniera negativa.
Difficoltà digestive possono insorgere anche a causa di tutte quelle situazioni nuove a cui il nostro organismo deve adattarsi in modo brusco, come sbalzi di temperatura repentini o viaggi lunghi.
Cosa succede quando la digestione non va?
Quando l'efficienza gastro-intestinale non è perfetta, l'assimilazione dei nutrienti diventa problematica. In tal caso, anche se la nostra alimentazione è sana, non riusciamo a ricavare dal cibo quello che ci serve per stare bene.
Inoltre la mucosa intestinale, che in condizioni normali è come un filtro che impedisce il passaggio di tossine e materiali di scarto, può diventare permeabile a queste molecole dannose, permettendogli di penetrare nel circolo ematico e da qui diffondersi in ogni parte del corpo. Può verificarsi allora una situazione paradossale, per la quale le tossi ne intestinali e i prodotti di scarto vengono assorbiti, mentre le sostanze utili non sono assimilate a sufficienza. Una condizione di questo tipo può produrre un ampio ventaglio di conseguenze negative, quali disordini immunitari, malattie acute e processi cronici e degenerativi.
La flora batterica intestinale, i batteri "amici"
Il carico tossico intestinale è normalmente tenuto sotto controllo da una flora batterica simbiotica "buona", che contrasta la proliferazione di batteri nocivi, miceti, virus, parassiti, ed esplica numerose altre attività essenziali, tra cui la sintesi di alcune vitamine e la neutralizzazione di diverse sostanze cancerogene.
I segnali di una alterata funzionalità del nostro apparato digerente...
Stitichezza, diarrea, colon irritabile o "colite", gonfiore, dolori addominali, oltre a essere estremamente diffusi nel mondo occidentale, sono i campanelli d'allarme che ci segnalano quando il nostro sistema digerente è in difficoltà.
Ma esistono anche altri possibili indizi di una cattiva o alterata funzionalità digestiva, solo apparentemente non collegabili:
Le problematiche legate alla pelle, ai capelli e alle unghie fragili
La stanchezza
I raffreddori e le bronchiti frequenti
Le malattie autoimmuni
Ansia e depressione
Le allergie e le intolleranze
Le cistiti
L'herpes
La cellulite
...e le cause della cattiva digestione
Ma perché la digestione non awiene correttamente? Vediamone le cause in dettaglio, così saremo in grado di prevenire quei disturbi che, se non eliminati, si possono ripetere frequentemente, rovinandoci uno dei maggiori piaceri della vita, il piacere della buona tavola.
Cattiva masticazione, alimentazione non corretta ed errate combinazioni alimentari.
Questi fattori ostacolano i processi digestivi e permettono al cibo non digerito di arrivare nel colon (o intestino crasso), dove scatena reazioni infiammatorie e provoca la sostituzione (detta "disbiosi") delle normali popolazioni batteriche benefiche (la flora batterica) da parte di altre dannose, a sua volta causa di ulteriori difficoltà digestive. I cibi mal digeriti infatti, in presenza di disbiosi, vanno incontro a fenomeni fermentativi e putrefattivi, che liberano sostanze dal cattivo odore, provocano dolori e fanno nascere disturbi nei più disparati punti del corpo.
Reazioni di ipersensibilità ad alcuni cibi.
Negli ultimi anni il numero di persone che presentano malesseri legati a intolleranze alimentari è aumentato in maniera rilevante. Le ipersensibilità sono alla base della maggior parte dei disturbi non diagnosticati nei soggetti considerati "sani", oltre che parte in causa nella genesi di diverse malattie croniche. Le intolleranze conducono velocemente alla sostituzione della flora batterica ("disbiosi"), sono una delle principali cause di cattivo assorbimento dei cibi e possono provocare gravi lesioni alla mucosa intestinale.
"Turbe emozionali"
Cervello e apparato gastrointestinale sono profondamente connessi dal punto di vista neurologico: stress, ansia, depressione e paura alterano le secrezioni acide dello stomaco
e quelle basiche del tenue e tali alterazioni dell' ambiente portano al proliferare di batteri dannosi. I fattori psico-emotivi possono provocare anche una iperfunzione o ipofunzione della muscolatura intestinale, determinando in un caso diarrea e nell'altro stipsi. Ma se il cervello agisce sull'intestino, è vero persino il contrario: molti neurotrasmettitori, come la serotonina (il "neurotrasmettitore del buonumore"), sono prodotti anche nell'intestino;
in caso di disfunzionalità intestinale, la formazione di neurotrasmettitori ne risente e possono manifestarsi disturbi del comportamento.
Stipsi.
È sia causa che effetto del malessere intestinale; il rallentamento del transito del materiale fecale aumenta anche in modo notevole la tossicità e il passaggio delle tossi ne attraverso la mucosa.

Assunzione di alcuni farmaci tra cui antibiotici, certi antidepressivi, corticosteroidi, FANS (analgesici e antinfiammatori) e pillola anticoncezionale. Molti di questi medicinali, oltre a provocare la sostituzione della flora batterica "buona" ("disbiosi"), a interferire con le funzioni della barriera intestinale e a renderla più porosa e penetrabile, promuovono la moltiplicazione oltre misura di lieviti naturalmente presenti nell'intestino, quali la candida (Candida albicans), soprattutto in presenza di un sistema immunitario già indebolito. La proliferazione della candida provoca svariati problemi, primi tra tutti il danno alla mucosa e l'alterazione della risposta immunitaria.
Si può aiutare l'apparato digerente a funzionare meglio?

Il benessere del nostro apparato gastro-intestinale risente, come abbiamo visto, di numerosi fattori, e spesso mantenere la sua efficienza e una corretta funzionalità non è semplice. La risposta alla domanda tuttavia è sì, possiamo contribuire al superamento di numerosi disturbi digestivi.
Può essere utile ricorrere ai rimedi che la Natura stessa ci propone, rimedi efficaci e non aggressivi che aiutano a ripristinare la corretta funzionalità dell'apparato digerente. Preparazioni erboristiche o integratori, anche quando non riescono ad essere risolutivi, hanno un grande valore nei trattamenti di sostegno e di prevenzione e naturalmente di affiancamento agli accorgimenti sia fisici che dietetici, che sono quasi sempre indispensabili.
Consigliamo quindi un uso quotidiano e regolare di Aloe Vera!

Alcune considerazioni finali
Uno stile di vita e un'alimentazione più sani possono aiutarci a prevenire i più comuni disturbi digestivi, così come il ricorso a preparazioni erboristiche o a integratori alimentari. Altrettanto utile può essere rallentare i ritmi frenetici che scandiscono le nostre giornate. Iniziamo dalle piccole cose: godiamoci una giornata serena, una passeggiata nel verde, la lettura di un buon libro, l'abbraccio di nostro figlio. Prendere la vita con maggiore filosofia farà bene al nostro benessere psico-fisico e alla nostra salute.
A tutto vantaggio di una buona digestione.
Sergio Bertani

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